Il Liceo urbinate continua con successo il coinvolgente progetto scolastico dal titolo “Pedagogia e Carnevale” che, a conclusione del percorso, ha visto protagonisti numerosi studenti e docenti dell’istituto nella rappresentazione “STORIA E PRATICA DEL COSTUME. IL 1776 IN AMERICA E IL 1789 IN EUROPA”.
Lunedi 3 marzo e Sabato 8 marzo Presso la Fortezza Albornoz e lungo le suggestive vie cittadine nomi storici di Francia e d’America hanno sfilato, combattuto, pianto e gioito tra i cittadini e i turisti curiosi. Per la creazione dei 150 abiti d’epoca, ago e filo a studenti, studentesse, docenti e famiglie e qualche prestito da parte dell’associazione Il Palchettone di Urbania.
Un vero e proprio laboratorio tra storia e creatività è stato parte integrante del più ampio progetto “IL FUTURO È PARTECIPAZIONE”, un’iniziativa che fa parte del Piano Nazionale 21-27, finalizzato al potenziamento delle competenze, all’inclusione e alla socialità. Nel laboratorio, sfociato nella parata finale, le classi 3C, 4C, 4G. dello Scientifico e 5E, 5D, 4E, 4D, 5F di Scienze Umane, hanno avuto modo di tuffarsi nel passato, esplorando le usanze e i costumi del XVIII secolo in Francia e America, proprio alla vigilia di eventi storici cruciali. Guidati dal prof. Minaudo Gaspare, dalla prof.ssa Giampaoli Monica e da un team di docenti appassionati, gli studenti hanno unito così allo studio dei fatti storici, competenze pratiche e sociali. Ed ecco il risultato: La Fayette e Maria Antonietta che ammirano il palazzo Ducale, mentre Re Giorgio III e la sua Sposa agognano la crescia urbinate. Poco dopo Robespierre, l’incorruttibile, che guarda torvo il Re di Francia e a seguito, lui, Charette, il controrivoluzionario generale vandeano. Tra elegantissime Madames, reverendi protestanti e indiani iroquesi, i ragazzi hanno compreso la complessità dei fenomeni rivoluzionari, controrivoluzioni e, parallelamente, molteplici culture e la loro genesi.
La Dirigente Carla Campogiani, commenta “In un periodo in cui l’inclusione e la partecipazione sono più che mai necessarie, le azioni della scuola sono fonte di entusiasmo. ispirazione e motivazione, soprattutto quando si punta su creatività e lavoro di squadra”
Fabiana Ciacci







