“Urbino è un paesaggio incantato” così Carlo Bo descriveva questa città. E nel secentenario della nascita del Duca che “il 7 giugno 1422, figlio legittimato di Guidantonio da Montefeltro, il mondo vide” Il Liceo Laurana Baldi, insieme all’Istituto Volponi di Urbino, hanno voluto dare omaggio a tale incanto di cui Federico da Montefeltro e la sua corte sono stati fautori. Una vera e propria parata storica nella Città Ideale, dalla zona monumentale del Monte fino a Palazzo Ducale ha visto sfilare nei pomposi costumi d’epoca, Il Duca, sua moglie Battista Sforza, seguiti dal lungo corteo di conti, duchi, marchesi, balie, milizie e musici. Attori protagonisti gli studenti e gli insegnati del Liceo delle scienze umane, che hanno svolto un’opera di ricostruzione storica, grazie al tenace lavoro di squadra delle classi che hanno anche cucito i costumi, al Contributo del Comune, delle famiglie e dei docenti fino all’A.R.S. di Urbino, alla Pro loco Forum Sempronii all’ A.C.U.R.S.A. di Apecchio per il prestito di alcuni degli splendidi abiti e monili.
Siamo molto orgogliosi del gioiello culturale realizzato, di cui ognuno di noi è stato una perla preziosa – ha commentato il Prof.re Minaudo, alias Braccio delle Cesane, voce narrante dell’evento – da mesi, all’interno dei nostri percorsi disciplinari abbiamo analizzato la storia di Urbino rinascimentale della Corte e del popolo per documentarla e riviverla attraverso gli abiti, la musica e i comportamenti dell’epoca.
Nella narrazione della vita del Duca, nei balli, nelle musiche, per tutta la città hanno ripreso vita il pensiero, la storia e, in particolare, la pedagogia e l’educazione del tempo, disciplina cardine del percorso scolastico di Scienze umane.
Obiettivo culturale e rievocativo, ma in primis pedagogico dunque.
Emozionata e soddisfatta la Dirigente scolastica Claudia Guidi, ha seguito l’evento passo dopo passo, tra la città gremita di spettatori: “Bellissima manifestazione, un tuffo nello splendore rinascimentale, che la nostra scuola ha rappresentato dignitosamente, da tradizione il nostro abito mentale è di studiare i periodi guardandoli in tutte le loro sfaccettature, dalla storia all’arte passando per la letteratura, la politica e l’educazione attraverso l’interdisciplinarietà”.
E al centro della spirale educativa, loro, i nostri studenti e studentesse che così, da Braccio delle Cesane sono stati omaggiati:
“A Voi Studenti nostri, di questi fatti che cosa vi riguarda? Voi gli Ospiti siete e coi vostri Maestri della casa del sapere chiamata Scuola! Di matematiche e scienze, di lettere, lingue e pensieri continuatori di Baldi e di Laurana, di Volponi cittadini, e Maestri un giorno voi sarete. Non scordate il nome dell’Istituzione che forma l’uomo e conserva l’umanità, non scordate i Maestri vostri, non scordate questo giorno, ma soprattutto, ricordatevi delle virtù che gli Eroi della Rinascita trasferirono ai moderni, affinché Voi siate gli Artefici, come furono loro della sorte vostra e più di loro, del destino di questa civiltà.
E al Viaggiator solingo che passi in questi luoghi, e vi chiedesse un giorno, voi chi siete? Risponderete a Lui, Noi siamo gli Studenti, che rinnovano da sempre, l’Universo dei Sapienti! E ora Vi saluto, Popolo, Musici, Discepoli e Maestri,trionfino il sapere, la musica e l’arte,trionfi la Grande Scuola aperta a Tutti, Il mio compito è concluso, ed Io Braccio, mi metto da parte”.
Fabiana Ciacci